Casa di riposo S.Biagio

Questa commedia in due atti comici è il tipico esempio di farsa degli equivoco. Ambientata in casa di riposo dove nascono simpatie e antipatie, complicità ed invidie, amicizie e rancori. Tra Mariuccia e Bepi nasce l’amore e i primi ad esserne sconvolti sono proprio loro che ritengono l’amore esclusivo dei giovani. Intorno a loro i sentimenti sono contrastanti: i figli li trovano ridicoli e si oppongono ad un eventuale matrimonio e tra i compagni c’è chi li osteggia e chi li appoggia. Con sofferenza, ma anche con determinazione, arriveranno a convincersi che l’amore è un sentimento senza l’età; capiranno, grazie alle parole del medico, dell’infermiera e del sacerdote che il corpo invecchia, ma i sentimenti non invecchiano neanche “coi cavei bianchi”.

La compagnia Xente del Posso

Il gruppo teatrale amatoriale “Xente del Posso” nasce nel 1994 a Pozzonovo da un’idea dell’allora cappellano Don Giovanni Ferrara. All’inizio si è cominciato, quasi per gioco, ad imparare le prime battute senza neanche troppa convinzione, prendendo tutto sul ridere gustando lo stare insieme. Nessuno di noi “attori” aveva esperienza nel campo, tanto che in molti pensavamo sarebbe stata una breve parentesi dello scenario delle attività parrocchiali paesane. Partita con poche persone, la Compagina Teatrale ha visto nel tempo un costante aumento dei partecipanti, spinti dall’entusiasmo raccolto tra il pubblico fin dalle prime rappresentazioni con la commedia “Baruffe in Famegia”: non solo adulti ma anche giovani, con cui si è subito instaurato un rapporto di reciproco rispetto e amicizia che dura tutt’ora anche chi magari ha dovuto abbandonare il palcoscenico.